Il risveglio della mente
Comincia oggi il nostro viaggio nel mondo della psicologia attraverso le lenti della complessità! Prima di partire, credo sia giusto rispondere ad alcune domande che potresti farti in questo momento.
Chi sono?
Come mai è nata questa newsletter?
E in quale direzione andremo?
Forse queste sono alcune delle domande che (giustamente) ti stai facendo prima che il nostro viaggio abbia inizio, quindi prima di partire ti racconterò chi sono e dove nasce l’idea di questa newsletter.
Il mio nome è Joe Casini e sono una persona da sempre affascinata dalla complessità, ovvero da come cavalcando un pensiero sia possibile attraversare ambiti diversi del sapere. Questa curiosità è stata il motore del mio percorso personale, portandomi a prendere una laurea in Economia prima e una in Psicologia poi, fondando diverse aziende occupandomi di comunicazione, organizzazione e integrazione di sistemi e soluzioni.
Di complessità ne scrivo su diverse testate e ne parlo ovunque ce ne sia l’occasione, se il tema ti incuriosisce particolarmente ti consiglio di dare un’occhiata al podcast Mondo Complesso e al mio profilo Instagram.
Tutto ciò premesso, il passaggio dalla complessità alla psicologia è in realtà molto breve! Se infatti è vero che “pensare in maniera complessa” vuol dire avere un approccio interdisciplinare, è altrettanto vero che il prerequisito necessario per pensare in maniera complessa… è pensare! Molti autori potrebbero sostenere che la complessità è una caratteristica propria del mondo – e chissà, magari hanno ragione – ma per quanto mi riguarda sono convinto che la complessità sia una caratteristica propria di noi esseri umani, o meglio del modo in cui guardiamo il mondo.
La complessità è una modalità di osservazione.
La complessità è una modalità di relazione.
La complessità è una modalità di dare significato alle cose.
Ecco perché credo che la psicologia sia pregna di complessità, così come pregna di complessità è la professione di psicolog*.
Ma ora veniamo a noi!
Cosa devi aspettarti da questo viaggio che faremo insieme?
Per prima cosa che sarà un viaggio senza obblighi ma con alcuni doveri.
Senza obblighi né da parte mia (perché questa non sarà una newsletter che arriverà «ogni mercoledì nella tua casella di posta» 💀) né tantomeno da parte tua, che potrai decidere di riceverla – o di non riceverla – senza alcun impegno e in qualsiasi momento.
Ma il fatto che non ci siano obblighi, non vuol dire che non ci saranno dei doveri (soprattutto da parte mia).
Poiché il tuo tempo e la tua attenzione valgono molto (almeno a giudicare dai miliardi che investono società come Meta e Netflix per accaparrarsela), mi impegno a scriverti ogni volta che avrò qualcosa che credo valga la pena condividere, ma soprattutto mi impegno a non farlo altrimenti.
Nel raccontare il mondo della psicologia mi impegno poi ad essere scrupoloso quando porterò il pensiero di altri autori: per rispetto nei loro confronti ma anche nei tuoi, che potresti non conoscerli e quindi non essere in grado di correggere i miei errori. Mi impegno però anche ad aggiungere quante più riflessioni possibili, perché le opere originali sono sempre lì a disposizione e Internet è pieno di riassunti ben fatti.
Dal canto tuo potrai sempre partecipare, se e come ne avrai voglia. Se vorrai rispondere, integrare, esplorare, correggere, punteggiare o stravolgere quello che dirò, potrai farlo rispondendo alle email, commentando i post qui sul blog oppure sui miei canali social. Se invece avrai voglia semplicemente di leggere e tenere per te le tue riflessioni, potrai fare anche quello.
Se non hai domande, direi che possiamo partire.

